Il mondo non appartiene solo a noi che lo abitiamo adesso, ma anche a coloro che verranno e a chi ci ha lasciato, ma ancora vive nei nostri ricordi. Speranza e memoria danno profondità a un'esistenza che, viceversa, sarebbe solo una dissipazione monodimensionale di risorse.

Un'integrazione armoniosa tra vita civile e servizio militare è l'unico modello accettabile in un paese moderno che non voglia delegare totalmente la difesa a terzi. Ho inziato con la Finlandia, proseguirò con altri esempi virtuosi, sperando che, chi decide, tragga ispirazione.

Sarà, ma mi sono fatto l'idea che un bel missilone ucraino su una raffineria russa, crei più problemi di tante sanzioni europee e americane. Dopo quasi 4 anni di "l'economia russia crollerà in 15 giorni" non mi sembra più credibile.

Quelli che non capiscono che un altoatesino è italiano solo perché parla una sorta di tedesco (non è vero tedesco), come possono capire che gli ucraini russofoni, come lo era mia moglie e come lo è Zelensky, si sentono ucraini e combattono per l'Ucraina? Usciamo tutti dall'ovvio.

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Cosa succede se i nemici colpiscono le infrastrutture civili? La Finlandia lo sa da decenni e ha preparato l'intera nazione. Riservisti pronti, autostrade convertite in piste e piani di crisi per ogni azienda. Un modello collaudato dalla storia. A seguire link alla mia nota

Il film, diretto e sceneggiato da Umberto Pasolini, è disponibile nello sterminato archivio di RaiPlay, applicazione farraginosa, piena di bug, tecnicamente indegna, ma almeno disponibile a tutti con una semplice registrazione. https://t.co/T7OFEBt6xS

Le vite di ciascuno, anche le più fragili e remote, lasciano un segno. Da questo, la necessità di celebrarle quando si separano dal mondo. Anche se con una certa mestizia, questo pensieri aiutano a rimanere focalizzati su ciò che ci è dato vivere, per quanto faticoso sia.

Ci sono opere che parlano di vita, solitudine e memoria con struggente delicatezza. Una di queste è un film britannico del 2013 dal titolo Still Life, dove il vuoto che si apre nelle esistenze di chi rimane e la povertà di cose e spazi abbandonati, trovano un'ispirata narrazione.

Prepariamoci alla grande ondata di scioperi e manifestazioni che bloccheranno l'Italia nei prossimi giorni. Massima prudenza per chi deve viaggiare e un invito ai manifestanti a non occupare stazioni e autostrade.

Si osservi che Zelensky parla di congelamento, non di cessione dei territori che autorizzerebbe la russia ad annetterli e, paradossalmente, impedirebbe all'Ucraina ogni mossa per recuperarli, trasformando un'eventuale riconquista dei territori persi in un'invasione della russia.

Queste cose non fanno che rafforzarmi nelle convinzioni che ho espresso nella mia nota di stamattina. Trattare con i russi è come lavare la testa del ciuccio, ci si perde l'acqua, il tempo e il sapone.

Se trovate utili le mie note, vi prego di farle arrivare alle persone interessate e di farle aggiungere ai canali. Sto cercando di far capire l'entità del momento e ho bisogno che certe ipotesi siano valutate dal maggior numero di persone. Grazie.

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La Russia è in crisi. Dobbiamo congelare il conflitto per darle tempo di riprendersi? Spiego perché la tregua ipitizzata dai governi europei è un errore criminale e l'unica via è mettere alle strette Mosca subito. Leggete l'analisi e fatemi sapere se siete d'accordo.

Questo è quello che si fanno tra di loro. Figuriamoci cosa sono capaci di fare agli altri. Il terrorismo non è un problema solo di Israele e chi lo sostiene è un nemico.

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Ho scritto un mio commento all'intervista rilasciata da Abu Mazen al Corriere della Sera. La trovate sui miei soliti feed a cui, ieri, si è aggiunto anche un canale WhatsApp che conta già centinaia di iscritti. Link a seguire.

Vediamo chi ricorda quella vecchia barzelletta sui carabinieri e la freccia della macchina di servizio.