La sua proposta è «una svolta culturale che deve partire dalle scuole» per riportare la normalità di “certi” principi e “certi” valori".

RT @lorenzodago: “Basta, basta, basta! Non comunicate più! Solo via Signal.” Queste sono le istruzioni del capo di gabinetto di Nordio, poc….

Cinquant’anni fa il primo modello al mondo per un’istruzione non discriminatoria. @LaStampa .

Ogni paragrafo trasuda retorica e parzialità. Perché nel film si è scelto di ritrarlo come un non violento? Perché si è deciso di non raccontare mai il suo lavoro giornalistico come schierato e militante?.

Ma basta leggere poche righe di qualunque suo pezzo per avere tutt’altra evidenza. Il giornalismo di Grilz è semplicemente, esplicitamente, persino certo legittimamente, un giornalismo militante e enfatico: sempre anticomunista.

I suoi articoli sono spesso privi di qualunque distacco deontologico. Chi ne esalta il mestiere, dentro e fuori dal film, parla di articoli sobri, pieni di dettagli e privi di retorica.

La realtà vuole che Grilz fosse un militante violento, squadrista, anticomunista convinto, animoso in quello che faceva e in quello che scriveva contro i governi socialisti del tempo, non solo quelli legati all’Unione sovietica.

e che fino in fondo alla sua vita cerca in un’etica solitaria e intransigente il modo di trovare un orizzonte di senso mentre l’Italia sprofondava nella facile borghesia della Milano da bere.

In Albatross Grilz per buona parte del film è un globetrotter idealista per cui le idee fasciste si riducono essenzialmente a un dichiarato anticonformismo, un mezzo fricchettone che gira l’Europa, scoprendo paesaggi meravigliosi, culture alla moda, l’amore libero, sé stesso;.

Albatross, il biopic su Almerigo Grilz, è un film a tesi utile a capire che s’intende quando parliamo di cultura di destra, di controegemonia, del modo in cui il governo postfascista prova a costruire un proprio immaginario istituzionale.

"Tutte le chiacchiere sull’identità italiana mi sembrano un caso di iperprovincialismo. Io penso che la nozione di identità sia inservibile dal punto di vista analitico". Carlo Ginzburg sulle nuove indicazioni nazionali per la scuola sulla storia.

È definitivo il testo delle nuove Indicazioni nazionali. Rimane un accento molto forte su un nazionalismo che in molti hanno trovato gerarchizzante e escludente. (. Rimangono nell'ultima versione anche pezzi copiati e incollati male.

"Solo l'Occidente conosce la storia" e le decine di altri problemi che hanno le nuove indicazioni nazionali per insegnare storia alla primaria e alle medie.

La cosa innegabile è che guardare San Damiano è un’esperienza disturbante. Occorre comprendere però di che genere sia questo disturbo.

RT @valeriorenzi: Oggi @christianraimo tira giù un pezzo che mette la chiesa al centro del villaggio: discutere di come si allarga il letto….

"Solo l'Occidente conosce la storia"

RT @valeriorenzi: Come il governo e il ministro Crosetto promuovono la ‘cultura della Difesa’ per portarci verso la guerra .di @christianra….

RT @giuliocavalli: A Gaza, oggi, sono morti altri diciotto palestinesi. Alcuni erano in fila per ricevere aiuti umanitari, altri dormivano….

Invece di cercare fuori dalla scuola le ragioni di una violenza che sembra un deflagrante corpo estraneo dovremmo ammettere che quella violenza è generata dalle relazioni stesse, di potere, esercitate all’interno delle istituzioni scolastiche.

RT @DomaniGiornale: La cittadinanza migliora la scuola, negarla è razzismo mascherato