rivedo nunzia, la mamma di lila e quel momento dove la figlia le chiede di coprirla per la notte che avrebbe passato fuori all’insaputa del marito. la vergogna, il pregiudizio pesano più del bisogno della libertà stessa in alcuni contesti.

leggere l’amica geniale e vivere in un posto dove tocchi con mano ideologie e scarse possibilità ti fa sentire ancor più vicina alla scrittura della ferrante. un esempio, mia mamma non è andata quasi mai al bar con le amiche perchè “pare brutto” o “qui non è come fuori”.

Blazing-fast image creation – using just your voice. Try Grok Imagine.

occupato tempo in sala d’attesa :)

sono giorni duri mentalmente per me. apparentemente, vista dall’esterno, non mi manca nulla. ma dentro mi sento tanto in difetto.

sorbito monologo di parente con consenso dei miei genitori su come stia sprecando tempo e su quanto il mio futuro non abbia prospettive. come se poi io volessi arrivarci al futuro, come se non ci pensassi già tutti i giorni. mi sono proprio rotta il cazzo.

sesso pazzo nelle lenzuola di snoopy. io e chi. no perditempo.

settembre sii gentile per favore :)).

non ho risolto, ma mi ha rincuorata. mi è stato detto che il lavoro è anche quello che quotidianamente facciamo per iniziare la giornata, trovarci, esistere. e per un attimo, mi sono percepita meno non necessaria ad esistere.

oggi ho ammesso a malincuore di non essere avviata in nulla, nè lavorativamente nè altro e con l’imminente inizio di settembre, dove tutti ricominciano io mi sento nuovamente fuori posto. però questa volta anziché le critiche ho ricevuto comprensione.

ultima domenica estiva :)

a noi figli spesso viene chiesto di comprendere i genitori perché anche loro sono stati figli, giovani, inesperti. però poche volte li vedo immedesimarsi davvero in noi, rispondere alle nostre richieste d’aiuto e supporto psicologico. vedo minimizzare e vittimizzare loro stessi.

da pippi calzelunghe a colin firth. io sono questa #NuovaFotoProfilo

per l’ennesimo anno tutti a venezia tranne io. potrei farla finita adesso

ragazze percepiscono <3

a me non occorre pensare di meno, ma non pensare proprio. vorrei condurre la mia vita da inetta, senza percepire così tanto tutto e pensarci fino allo sfinimento. ho paura di impazzire.

il fine settimana per me

ho vissuto per così tanto sentendomi addosso il triplo degli anni che oggi vivere sprazzi di divertimento e evasione dagli schemi mi fa sentire sí viva, giovane e meritevole, ma soprattutto colpevole. ingiusta nell’essere stata anche solo felice.

il disegno è ripugnante, ma è il significato che conta ;)

ammetto poche volte di non stare bene perché alla mia risposta ricorrono domande insistenti sul come mai e consigli non richiesti sul come cambiarmi e finirei per sentirmi peggio. in sostanza vorrei sinceramente e visceralmente limitarmi a dire di essermi rotta il cazzo.

ufficialmente il giorno giusto. buon chimera day a chi festeggia! stasera su rai3